Luigi Marattin ospite di NewzGen per parlare del nuovo partito, di politica e difesa europea

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Redazione

Luigi Marattin ospite di NewzGen per parlare del nuovo partito, di politica e difesa europea

Luigi Marattin: “Serve un nuovo partito per superare il bipolarismo e rilanciare l’Italia”
L’onorevole Luigi Marattin, ospite di Newzgen, ha presentato in anteprima la nascita di un nuovo partito politico, frutto della fusione di quattro associazioni liberal-democratiche, tra cui “Orizzonti Liberali”. Un progetto che punta a superare il bipolarismo destra-sinistra e offrire una visione politica alternativa basata su competenza, pragmatismo e riforme strutturali.

Newzgen: L’8 marzo verrà presentato ufficialmente un nuovo partito politico. Ci spieghi come nasce e quali sono gli obiettivi?
Luigi Marattin: “Orizzonti Liberali” è un’associazione che ho fondato con altri dopo essere uscito da Italia Viva. Tuttavia, il partito che stiamo costruendo non è solo “Orizzonti Liberali”, ma nasce dalla fusione di altre tre associazioni: Libdem Europei, Nos (fondato da Alessandro Tommasi) e Liberal Forum. Questi quattro soggetti si fondono in un nuovo partito che vuole rompere lo schema tradizionale del bipolarismo e proporre un’alternativa seria e pragmatica alla politica italiana.

Newzgen: Si tratta di un partito che si definisce “anti-coalizione” e “anti-populista”. Perché il bipolarismo in Italia non funziona più?
Luigi Marattin: Parlo da ex sostenitore del bipolarismo. Fino a dieci anni fa credevo che il confronto politico potesse strutturarsi tra una destra e una sinistra, ma mi sono ricreduto. Il bipolarismo funziona nei paesi anglosassoni, dove esistono due culture politiche radicate e una legge elettorale interamente maggioritaria. L’Italia, invece, ha almeno cinque culture politiche diverse e una legge elettorale per due terzi proporzionale. In più, il nostro bipolarismo non si fonda sulla competizione per l’elettorato moderato, ma su una corsa agli estremi. Questo lascia un vuoto enorme al centro che nessuno rappresenta. Infine, se il nostro sistema politico fosse efficace, l’Italia non sarebbe stato il paese cresciuto di meno negli ultimi trent’anni. La nostra crisi è il risultato dell’incapacità di modernizzare le istituzioni e adeguarsi alla globalizzazione.”

Newzgen: Eppure, ci sono stati altri tentativi di rompere il bipolarismo. Il terzo polo di Italia Viva e Azione, per esempio, sembrava una buona idea ma non ha funzionato. Perché stavolta dovrebbe andare diversamente?
Luigi Marattin: Sono stati fatti diversi tentativi: quelli di matrice democristiana, che non hanno più senso dopo la fine della Guerra Fredda; quelli populisti come il M5S, che ha raccolto un enorme consenso senza però proporre soluzioni concrete; e infine i tentativi riformisti, come quello del terzo polo. Il problema del terzo polo è che era formato da due partiti personali: Italia Viva e Azione. Quando si mette l’ego davanti al progetto, il progetto fallisce. Noi stiamo facendo qualcosa di diverso: prima il manifesto, il programma, la struttura, poi la leadership.”

Newzgen: Parlando di leadership, chi guiderà questo nuovo partito?
Luigi Marattin: Credo nelle leadership forti, ma non egocentriche. Sabato lanceremo il partito senza indicare subito un leader. Presenteremo il manifesto, le proposte su fisco, sanita, scuola, Europa, energia, riforme, e lanceremo il tesseramento. A giugno faremo un congresso in cui eleggeremo il leader, possibilmente con una competizione vera. Una leadership deve essere forte, ma deve esistere anche una visione di società, una classe dirigente e un’organizzazione solida.”

Newzgen: Passiamo alle questioni internazionali. Ursula von der Leyen ha annunciato 800 miliardi per il riarmo europeo. Cosa ne pensa?
Luigi Marattin: Per 80 anni la nostra difesa è stata garantita dagli Stati Uniti. Ora dicono: “Arrangiatevi”. Questo significa che dobbiamo assumerci la responsabilità della nostra sicurezza. Ma la soluzione non è togliere le spese per la difesa dai vincoli di bilancio, perché così creiamo un’illusione contabile. Bisogna investire seriamente in un’industria della difesa comune, con sistemi d’arma europei condivisi e un esercito di intervento rapido.”

Newzgen: I giovani si stanno disinnamorando della politica?
Luigi Marattin: Credo che l’interesse sia stabile rispetto agli anni ’90. I giovani non vogliono discorsi vuoti o slogan, ma proposte serie. Vogliono serietà, coerenza e chiarezza. Noi proveremo a rispondere a questa esigenza.”

Newzgen: Ultima domanda: ci puoi rivelare il nome del partito?
Luigi Marattin: [Ride] Vi voglio bene, ma per ora lo teniamo segreto. Sabato lo scoprirete!”

L’8 marzo sarà dunque il giorno in cui Luigi Marattin e il suo gruppo presenteranno il nome, il manifesto e il programma del nuovo partito. Un progetto ambizioso che punta a ridisegnare il panorama politico italiano. Riuscirà a convincere gli elettori? Lo scopriremo nei prossimi mesi.ani.

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